SUITE 800 VERONA

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IL QUARTIERE

AI di là dell’area della Dogana, esteso tra l’Adige e il rettifilo dello stradone San Fermo, si apre il rione dei FILIPPINI. Il toponimo trae origine dall’insediamento nel monastero annesso alla chiesa omonima dei Padri della Congregazione dell’Oratorio di San Filippo Neri, avvenuto nel 1715. La DOGANA risale al 1745, quando, per iniziativa del Consiglio della Città di Verona, ma senza previa consultazione con il governo di Venezia, presero il via i lavori per la costruzione della grandiosa fabbrica della Dogana. Da parte delle autorità veneziane vi fu una decisa opposizione nei confronti della costruzione di questa struttura, essa infatti, eretta a breve distanza dal fiume, mirava a svolgere la duplice funzione di Dogana di terra e d’acqua, rivendicando a Verona un primato e un’autonomia di commercio rispetto alla Dominante. Il MACELLO, utilizzato nel 1575 come magazzino in cui isolare a scopo igienico-sanitario i prodotti che giungevano in città per via fluviale, divenne, con il tempo, sempre più un deposito a disposizione dei mercanti; ciò portò alla costruzione di una nuova dogana di fiume, che sorse sempre ai Filippini, a poche decine di metri di distanza. Oggi il vecchio macello comunale è adibito ad uso civile e commerciale: è sede di numerose botteghe artigiane e luogo prescelto per l’esposizione di importanti mostre; ospita inoltre la pizzeria Numero 5, consigliata se, in un’afosa sera d’estate, avete voglia di mangiare una pizza sull’argine del fiume. Nella CHIESA DI SAN FERMO, secondo la tradizione, nel 304 d.C subirono il martirio i santi Fermo e Rustico e la devozione popolare fece costruire una chiesa in loro onore (V-VI secolo), anche se le prime tracce di questa chiesa risalgono all’VIII secolo.